Promuoviamo, tuteliamo e valorizziamo il Patrimonio culturale locale...

Chi siamo

La Congrega dei Radici e Fasioi nasce nel 1999 a Susegana, in Provincia di Treviso, ove tuttora ha sede, per iniziativa di un gruppo di amici intenzionati a far riscoprire le vecchie tradizioni gastronomiche Trevigiane scegliendo a simbolo il piatto più tipico della zona: i “RADICI E FASIOI” (radicchio di campo e fagioli). Si tratta di un piatto povero, composto da alimenti semplici, legati alla vita contadina dei tempi passati, ma ricco di sapore e soprattutto di sostanze nutritive (sali minerali, vitamine, fibre, proteine vegetali, oltre ai grassi del lardo che si usava come condimento). In quanto alimenti storicamente accessibili anche alle fasce sociali più povere, i “RADICI E FASIOI” hanno avuto il merito, in secoli funestati da guerre e carestie, di salvare realmente la popolazione della Sinistra Piave dalla fame e dal flagello della pellagra, ed hanno costituito, fino al secondo dopoguerra, un pasto quotidiano per molte generazioni dei nostri antenati. La Congrega a far data Aprile 2022 si è dotata di un nuovo Statuto. In ossequio alle disposizioni e nel rispetto D. Lgs.117/2017 del Codice Civile, è una Associazione di Promozione Sociale (A.P.S.) categoria di Ente del Terzo Settore (E.T.S.). Ha assunto quindi la forma di Associazione non riconosciuta, apartitica ed aconfessionale. E’ dedita alla promozione, tutela e valorizzazione del Patrimonio culturale locale, a partire dalla divulgazione del piatto tipico del territorio della Marca Trevigiana “RADICI E FASIOI”. Pietanza che ha presentato, con molteplici iniziative, in tutto il territorio Nazionale ed Estero.

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La Ricetta

Ingredienti per quattro persone:

300 grammi fagioli borlotti,
Lamon o Cuneo
1 costa di sedano
1 cipolla piccola
1 carota piccola
Sale e pepe q.b.
300 grammi di radicchio di campo
Olio extra vergine di oliva
1 testa d’aglio
1 rametto di rosmarino
4 alici sott’olio
100 grammi di pancetta molto grassa tagliata a dadini
Aceto di vino

Mettere a mollo in abbondante acqua i fagioli alle ore sedici del giorno prima. Il giorno dopo, portare in ebollizione i fagioli in una pentola con abbondante acqua, con il sedano, la cipolla, la carota, sale e pepe, a fuoco lento, per circa un’ora.

Preparazione del soffritto: Tagliare una testa d’aglio, in camicia, di traverso, e soffriggerla in una padella con dell’olio extra vergine di oliva, fino a farla diventare di color biondo chiaro. Togliere l’aglio, levare la padella dal fuoco ed intingere subito un ramoscello di rosmarino, per qualche secondo. Aggiungere le alici e con una forchetta sminuzzarle. Una volta pronti i fagioli, togliere tutta l’acqua ed una parte di fagioli interi. Aggiungere il soffritto e frullare il tutto: quindi aggiungere i fagioli interi messi da parte. Se necessario aggiungere un poco di acqua precedentemente tolta, facendo attenzione che si formi una purea consistente, perché si deve attaccare al radicchio. Questo piatto va consumato con la forchetta e non con il cucchiaio. Pulire bene il radicchio, sminuzzarlo a mano ed asciugarlo. Preparare su un tegame il soffritto della pancetta, con poco olio, fino ad una colorazione biondo scuro. Togliere il tegame dal fuoco ed irrorare il soffritto con l’aceto Mettere il radicchio in una terrina, salare, pepare ed aggiungere il soffritto. Mescolare bene e preparare le quattro porzioni versando sopra un mestolo di fagioli.

Eventi

La Congrega dei Radici e Fasioi ha compiuto 25 anni e, per festeggiare questo importante traguardo, ha riunito ieri, domenica 17 marzo, 270 persone appartenenti a 32 confraternite venete e non solo per una giornata in nome della tradizione. La Congrega dei Radici e Fasioi nasce nel 1999 a Susegana, in seguito ad un incontro tra alcuni amici appassionati delle tradizioni locali, tradizioni che nel tempo hanno fatto grande il territorio del Quartier del Piave e dell’Alta Marca Trevigiana. “Il nostro obiettivo è quello di diffondere la cultura e le tradizioni locali, stimolando anche i giovani a seguirci in questa strada – ha dichiarato Remigio Villanova -. Una panoramica di confraternite, formate da persone che si appassionano alla loro storia, al loro modo di far da mangiare e che vogliono condividerlo con più persone possibili, creando così nuovi legami”. Il primo Gran Maestro alla guida della Congrega è stato Antonio Roccon, un persona molto capace ed attiva che è riuscita a far conoscere questa realtà sia in Italia che all’estero. La sua presidenza si è rivolta anche al sociale, dando vita ad iniziative a favore delle persone con sindrome di Down. L’attuale Gran Maestro, Enrico Miozzo, ha raccolto il testimone, dopo due altre brevi presidenze, e con grande impegno ha dato un’impronta più dinamica alla Congrega riuscendo, con il suo lavoro, a far coinvolgere altre confraternite anch’esse nate con lo stesso obiettivo di valorizzare le tradizioni, la cultura, e la convivialità del nostro territorio.

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